(4)

 Il Radiosondaggio: lancio d'una radiosonda
__

Ritorno alla home page

traduzione di Aki IZ0MVN

Vedere anche: Volo d'una radiosonda - Ascolto dei palloni-sonda meteo - Il radiosondaggio - Le stazioni di radiosondaggio in Italia - Gli svolgitori di cordicella - Gli involucri dei palloni-sonda -


Ogni giorno più di 12 palloni-sonda meteo sono rilasciati dalle stazioni di radiosondaggio di Météo-France. Il centro di Payerne di Météo-Suisse ne rilascia 4 dal canto suo; i vicini tedeschi, italiani, spagnoli, inglesi... fanno lo stesso. I modelli di radiosonde utilizzate non sono tutti gli stessi, le modulazioni ed i protocolli di trasmissione della telemisura sono vari ma le informazioni trasmesse sono standardizzate. I dati racccolti vanno ad alimentare una base di dati mondiale nella quale noi possiamo scrivere per effettuare dei calcoli di traiettorie prevedibili.
Il modo in cui la radiosonda viene lanciata interessa il cacciatore di RS poiché egli potrà meglio prevederne il punto di caduta.
Sulla foto a lato, una radiosonda Meteolabor è in procinto di essere rilasciata a Payerne, la stazione di radiosondaggio di Météosuisse. Una cordicella molto lunga la trattiene, agganciata ad un dispositivo di comando manovrato a distanza (in basso e a sinistra nella foto). Il picccolo gancio a forma di dito, sul quale sul quale è passato l'occhiello della cordicella, si alzerà all'ora precisa (siamo in Svizzera!). La RS, appena visibile sulla foto, è relativamente vicina al pallone. Questo dispositivo permette di procedere ad un lancio anche in condizioni di gran vento.
L'uso d'una cordicella di così grande lunghezza (>20m) è giustificato per:
- limitare l'influenza dell'involucro sulle misure;
- limitare l'ondeggiamento sotto il pallone per evitare una evanescenza troppo profonda del segnale e soprattutto migliorare la ricezione dei segnali GPS per le sonde che ne sono provviste;
- dare un più grande margine di sicurezza tra l'inviluppo e il suolo al momento del lancio (caso di Payerne descritto precedentemente);
- permettere al dispositivo della radiosonda di avvicinarsi al suolo quando il paracadute è agganciato nella parte alta di un albero (ma non è una ragione essenziale per i tecnici dei centri di radiosondaggio...)
Gli altri centri di radiosondaggio utilizzano, per la maggior parte del tempo, degli svolgitori di cordicella.

Fase di Calibrazione

Il tecnico responsabile del radiosondaggio sistema la sonda su un banco di misura (in inglese "Ground Check Set"), qui il modello GC25 di Vaisala, che permette d'inizializzare quest'ultima con dei valori standard. Egli approfitta di questo istante per regolare la frequenza del trasmettitore, che controlla sul suo ricevitore. Allo stesso modo, verifica che i segnali di telemisura siano corretti. Sulla foto, una RS92-KL è connessa sull'apparecchio, le sue sonde di temperatura e di umidità sono racchiuse in una camera in cui i parametri di temperatura e umidità relativa sono noti. La bobina posata sul banco di calibrazione è lo svolgitore della RS92 che porta i 30 metri di cordicella che lega il contenitore della radiosonda al paracadute o direttamente al pallone, se non c'è il paracadute.
Durante questa fase, un cacciatore di RS situato a qualche centinaio di metri dalla stazione meteo potrebbe ascoltare la sonda sul suo ricevitore per annotare la frequenza e memorizzare la modulazione.

Gonfiaggio

Una diecina di minuti prima dell'ora del rilascio, il tecnico porta la radiosonda, il suo paracadute e l'involucro in latex del pallone nel locale di gonfiaggio. Si tratta di un rifugio che protegge il pallone dal vento in modo che non sia strappato nel tubo di gonfiaggio (item T in foto) o piegato contro il pavimento. Ci sono macchine automatiche in grado di gonfiare e rilasciare una radiosonda ad un'ora precisa Il pallone viene gonfiato con elio in modo da poter sollevare una certa massa (punto M), che determinerà sia la velocità di salita che la quota di scoppio.
Ogni precauzione deve essere presa perché l'involucro gonfiato non tocchi né il suolo né un qualunque oggetto (muro, operatore, ramoscello...) che lo farebbe scoppiare prematuramente. Il pallone ha un diametro di 2 metri circa, al momento del decollo. Poco prima dello scoppio, l'involucro, dilatato dalla differenza di pressione tra l'interno del pallone e quella dell'atmosfera che lo circonda, arriverà ad un diametro di quasi 10 metri. (vedere: Gli involucri dei palloni-sonda).
Per le sonde Modem, Vaisala o Graw, la cordicella che lega il dispositivo della sonda al paracadute è avvolta su uno svolgitore. Solamente a qualche centinaio di metri di quota la cordicella è interamente svolta. Il tecnico (o il lanciatore automatico) non è gravato dalla cordicella, che potrebbe aggrovigliarsi o appendersi ad un albero o ad un edificio. Vedere: Gli svolgitori di cordicella.

 
  Lanciatore automatico di radiosonde a Saint-Hubert (Belgio). Sotto la tettoia rif. H sono disposte le bombole di elio. Il pallone si libererà attraverso la botola C all'ora programmata.    La costruzione di gonfiaggio di Météosuisse a Payerne. Al suo interno si vede un pallone in corso di gonfiaggio.


Inseguimento della telemetria

La registrazione dei dati è automatica, il ricevitore possiede un sistema di controllo automatico di frequenza (CAF) che corregge la deriva di frequenza della radiosonda. La misura della pressione permette di individuare il momento dello scoppio del pallone quando la pressione, dopo aver finito di scendere, si rimette ad aumentare. Allora, le misure sono interrotte, poiché la fase di discesa non presenta interesse per il radiosondaggio. Di fatto, le misure più importanti sono quelle che concernono la troposfera, parte dell'atmosfera situata al di sotto di 12000 o 13000 metri. La foto a lato mostra un posto di inseguimento di radiosonda Vaisala RS92-KL:
- a destra i calcolatori che permettono la visione dei dati ricevuti e la calibrazione della sonda prima del volo;
- a sinistra, la stazione radio di ricezione (rif. Rx) e di decodifica della telemetria (rif. D). Il ricevitore LORAN-C usato per la localizzazione della radiosonda in volo è nel rack in alto (rif. L).
La RS92-KL che sta per essere lanciata è ancora sul banco di calibrazione (rif. G), la sua pila (rif. P) ha quasi finito l'idratazione.
Un sondaggio in cui la telemisura o il posizionamento della RS siano interrotti prematuramente o siano soggetti a tagli significativi danno luogo al lancio di una seconda radiosonda su una frequenza diversa.

Radiosondaggi speciali

Quando si tratta di comparare due (o più) radiosonde o, ancora, di testare un sensore particolare, si possono agganciare insieme, sotto uno stesso pallone e sotto lo stesso paracadute, le radiosonde da testare. Una stecca isolante o una canna di bambù è utilizzata per mantenere le radiosonde a distanza.
L'involucro ed il paracadute sono dimensionati in funzione della massa da sostenere.
Sulla foto a lato, fornita da Frits, PE2G, si vede che la stazione tedesca di radiosondaggio aveva legato, sotto un bastone di legno, una RS92-SGP e una DFM-06.
In Polonia, Daniel SP6QDX ha cacciato e ritrovato un grappolo di cinque radiosonde diverse!



home page