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(traduzione di Aki IZ0MVN)
Vedere anche: Il
radiosondaggio - L'antenna
- Il ricevitore - Identificazione
a orecchio d'una RS - L'ascolto
delle radiosonde, primi passi - Le
frequenze di trasmissione delle radiosonde meteo - Lista delle stazioni europee - Bande
Radiosonde - interferenze -
Prima di lanciarsi in una spedizione costosa in chilometri, è
bene prepararsi ascoltando le radiosonde da casa propria. Ci si
potrà familiarizzare con la modulazione, per non rischiare
di inseguire la RS di Milano mentre ci si trova presso Roma o
per imparare a distinguere ad orecchio il momento dello scoppio
del pallone. Questo genere di addestramento serve ugualmente di
prova per tutta la linea di rivelazione: ricevitore, antenna e
cavi.
Che cosa ascoltare
Dapprima, si proverà ad ascoltare la radiosonda che un
giorno si cercherà. Il problema è identificarla,
poiché ci possono essere due o tre RS identiche in aria,
allo stesso tempo. Per esempio, un cacciatore di RS situato sulle
alture dei Castelli Romani, in un giorno favorevole (o in estate)
può ascoltare allo stesso tempo le radiosonde di Pratica
di Mare, Trapani e Cagliari e, se il vento soffia da nord, rischia
di captare i segnali di quelle di Milano Linate e San Pietro-Capofiume,
nella stessa direzione. Nell'Est della Francia, si possono ascoltare
fino a 10 radiosonde in aria allo stesso tempo (stando in altura
nei giorni di buona propagazione).
Nel capitolo 2 si troverà
la lista delle stazioni di radiosondaggio (Italia
ed Europa) con le frequenze abituali
e i tipi di radiosonde utilizzate. Notare che le frequenze indicate
sono a + o - 50kHz.
Da dove ascoltare
Un luogo aperto è sufficiente; non è necessario
essere in un punto alto, poiché sono le RS a trovarsi in
altura; lessenziale è che il posto sia ben aperto
e libero da qualsiasi ostacolo in modo che la radiosonda sia visibile.
Se la distanza è grande, non si ascolterà il segnale
se non quando la radiosonda sarà prossima al vertice della
sua traiettoria, bisognerà dunque ascoltare tra 1h30 e
2h dopo l'orario di lancio. Questo è dovuto per prima cosa
alla distanza dall'orizzonte ottico dovuto alla rotondità
della Terra: in mare, per essere visibile a 100 km un oggetto
deve essere ad 800 metri di quota, mentre a 200 km di distanza
deve trovarsi almeno a 3200 metri di quota. Ci sono anche dei
fenomeni di propagazione troposferica, dovuti alla variazione
dell'indice di rifrazione dell'atmosfera, che si fanno sentire
incurvando il tragitto delle onde verso l'alto o verso il basso.
Distanze di più di 300 km sono usuali con un equipaggiamento
di ricezione ordinario (Yagi 5 elementi e scanner portatile).
Risulta importante trovarsi in vista diretta con la radiosonda
e disimpegnarsi da ostacoli vicini che possano riflettere o assorbire
le onde (costruzioni, alberi ecc...): il segnale può essere
completamente annientato e la direzione della RS ugualmente falsata.
Si può approfittare di uno spostamento o di un viaggio
nella regione prossima alla stazione di radiosondaggio per effettuare
un ascolto per qualche minuto di un segnale forte che verrà
identificato senza ambiguità.
Quando ascoltare
Orari di lancio
La maggior parte delle stazioni di radiosondaggio effettua lanci
ordinari due volte al giorno: a mezzogiorno e a mezzanotte, detti
anche sondaggi di 00Z e di 12Z (o 00UTC e 12UTC). Di fatto, a
queste ore la radiosonda è già in aria da 50 o 60
minuti in modo che le misure effettuate durante la salita siano
press'a poco ripartite da una parte e dall'altra dell'ora di riferimento.
Così, il lancio delle 12Z è in realtà effettuato
verso le 11Z e quello delle 00Z alle 23Z precedenti.
Alcuni centri usano orari scalati: 03Z, 09Z, 15Z o 21Z (V. lista delle stazioni europee).
Per ritrovare l'ora locale di lancio (Europea) basta aggiungere
2h in estate e 1h in inverno.
- 0000 UTC => decollo a 01h00
locali in estate e 00h00 locali in inverno
- 1200 UTC => decollo a 13h00 locali in estate e 12h00 locali
in inverno
L'ora di decollo non è
molto rigorosa; se un pallone scoppia per errore al decollo o
se la telemisura è difettosa, nel giro di 5 minuti può
aver luogo un secondo lancio, spesso su un'altra frequenza.
Gli Svizzeri di Payerne si sforzano di rispettare gli orari esatti
ma non succede la stessa cosa per i centri che utilizzano lanciatori automatici.
Alcuni centri meteo possono effettuare 4 lanci al giorno, per
esperimenti a durata limitata, ad esempio. I due lanci supplementari
avvengono alle 0600 UTC e alle 1800 UTC (+1h in estate e +0 in
inverno per avere l'ora locale). Payerne esegue 4 lanci quotidiani
tutto l'anno ma le RS delle 6h e delle 18h non ritrasmettono le
misure PTU ma soltanto quella del vento.
Poiché lo scoppio avviene 1h40 dopo il decollo, si ascolterà
secondo la tabella sottostante:
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0000 |
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0600 |
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1200 |
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1800 |
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Vi si annoteranno tutti i segnali
ascoltati, precisando:
- A: la data;
- B: l'ora locale;
- C: la frequenza in MHz;
- D: il modo di ricezione (FM stretta, WFM o FM larga, SSB, AM);
- E: forza del segnale, S da 1 a 9;
- F: tipo di radiosonda o descrizione della modulazione percepita
(soffio, portante...);
- G: direzione del segnale relativa al nord;
- H: centro di radiosondaggio;
- I: tipo d'antenna, di ricevitore ecc...;
- J: luogo d'ascolto, fase del volo ecc...;
Standardizzando ogni rapporto d'ascolto si potrà fare più
facilmente una statistica, selezionare i dati, effettuare dei
calcoli...
Scaricare un foglio LOG vuoto in formato
Excel.