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Piccole storie di cacciatori

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L'ultima "radiovento" di Payerne

Di Roland F5ZV, Sébastien F5SLR et Claude F0EZA
(traduzione di Aki IZ0MVN)


La misura dei venti in quota evolve e allo stesso modo Météo-Suisse, che utilizza sempre più il profilo del vento. La brava piccola SRS400W che risponde al dolce appellativo di "radiovento" era condannata. Con i suoi 42 anni di assiduo servizio, mattina e sera, senza vacanze né giorni liberi, aveva bene il diritto di andare in pensione;
la sua ultima missione è arrivata e il 30 ottobre 2010 alle 18Z essa compiva il suo ultimo volo.
Mentre, però, tutta la squadra dei tecnici aerologisti di Payerne le davano l'ultimo addio, un'altra squadra si preparava a riceverla al momento in cui essa avrebbe toccato il suolo dopo la sua ultima ballata a trenta kilometri di quota, da qualche parte nel Nord della Svizzera o del Sud della Germania. Un gruppo di cinque cacciatori di radiosonde super addestrati, venuti da tre dipartimenti francesi, si sono ripartiti intorno alla zona probabile di caduta, formando un triangolo qualunque da quindici a venti chilometri di lato. La previsione del punto di caduta non era troppo prevedibile, venti da sud molto variabili, velocità di caduta e di salita poco note poiché il carico utile era composto non solamente della SRS400W abituale ma anche di un piccolo radiofaro emittente un messaggio in morse destinato ai radioamatori; un piccolo, amichevole occhio di riguardo dei professionisti del meteo che non ignorano le centinaia di amatori appassionati come loro di ciò che succede sopra le loro teste.
Ore 19h05, il pallone gonfiato ad idrogeno viene lanciato. Le tre squadre sono alla ricerca. Prima di portarsi a nord di Waldshut su un altopiano che domina la vallata del Rhin, F5ZV ha lasciato Sébastien F5SLR e Claude F0EZA, entrambi del dip. 51, su un punto ben esposto presso Griessen e la frontiera. La notte è bella, la temperatura sopportabile ed il vento al suolo è quasi assente. Dal canto suo, Stéphane F1SRX e il suo fedele "JC", Jean-Claude F5HLQ, "lo scoiattolo del 25", sono di posta presso Singen, in Gemania e ascoltano allo stesso tempo la frequenza del radiofaro a 144,648 MHz e quella della radiosonda su 403,575 MHz.
Ore 21h00, o press'a poco; quando siamo distratti dalla direzione di una radiosonda che cade non pensiamo a guardare l'orologio. Poco QSB, frequenza molto stabile, come se l'ultima SRS400W avesse deciso, per una volta, di non portare a spasso il suo segnale su tutta la banda meteo.
Ore 21h10, nessun dubbio, i due trasmettitori sono al suolo e le tre squadre ricevono ancora un segnale: F5ZV ascolta la radiosonda ai 190 gradi, F5SLR e F0EZA non ascoltano che il radiofaro 2m ai 207 gradi, ma una collina impedisce la misura e F1SRX-F5HLQ percepiscono nettamente i due emettitori quando si trovano, ma non lo sanno ancora, a più di sessanta chilometri!
Senza mappa, è impossibile determinare graficamente i punti d'intersezione di tutti questi rilevati ma un foglio di calcolo Excel permette di calcolarli. Resta poi da scegliere il più probabile. Viene determinata una zona, tra Brugg ed Aarau. Non resta che portarvisi provando a ritrovare il segnale e a misurarne la direzione per affinare la posizione. Una cosa sorprendente, il segnale del piccolo beacon 2m (10mW) è sempre stato ricevuto mentre quello della radiosonda non è stato ritrovato se non molto vicino al punto di impatto. F5ZV, dopo aver recuperato i suoi compagni di squadra, è ritornato al punto in cui aveva effettuato il rilevato di perdita e là, niente più segnale tra 398 e 408 MHz mentre il beacon a 144 MHz era perfettamente udibile. La spiegazione che è subito venuta in mente è questa: la RS è caduta in panne di batteria oppure si è staccata dalla sua amica e riposa al suolo poiché non c'è alcun dubbio che il beacon radioamatoriale è in alto su un albero e ben esposto in altezza.
La zona di caduta è un pianoro disseminato di colline e solcato da vallate strette con pendenze molto ripide. Le altezze variano tra 450 e 750m. Un paesaggio di dossi e creste sormontate da foreste. Sui 2m le riflessioni sono numerose ed è difficile ritrovare il segnale diretto se il trasmettitore non è a portata ottica.
Verso le 2h stiamo ancora battendo la zona quando F1SRX, che aveva un motivo serio per rientrare a casa, lascia il dispositivo, confidando nella squadra F5SLR-F5ZV e F0EZA per il recupero della storica radiosonda.
Ed è là che F5ZV nei suoi ragionamenti non brillò più della Luna, nascosta dalle nuvole. Piuttosto che concentrarsi sulla direzione dei rilevati, sforzandosi di distinguere segnale diretto e riflessioni e poi determinare un punto d'impatto probabile con l'aiuto della risorsa Excel, egli si è fidato delle curve dei dossi che si distinguevano appena nella notte nera e ha trovato il modo di sbagliarsi di montagna...
In conclusione, una passeggiata inutile su una cresta boscosa, molti interrogativi, inversioni ad U a bizzeffe in sentieri forestali approssimativi e più di un'ora persa. Ed è così che la posizione dei due trasmettitori non è stata determinata con certezza se non alle 5 in punto ora legale, poiché nessuno nella squadra aveva pensato di rimettere il proprio orologio di un'ora.
Ma la fase finale non è stata altrettanto gloriosa. Mentre Claude F0EZA russava nella vettura in sosta al bordo del bosco, F5SLR e F5ZV attaccavano la collina. Un percorso su una collina, un ripido pendio, una piccola falesia sulla sinistra e la foresta tutt'intorno. Il segnale sui 2m è molto forte e quello della radiosonda, ritrovato arrivando nella zona, indica una distanza di meno di 500m. Avanziamo, senza preoccuparci delle riflessioni che arrivano dappertutto. Nel giro di qualche centinaio di metri, bisogna arrendersi all'evidenza, il segnale viene da dietro di noi. Attraversiamo un pascolo e scendiamo un pendio che ci porta indietro nel bosco sulla nostra strada. Nessun dubbio, è nei paraggi, là in alto verso le cime ancora frondose di qualche grande faggio. Un colpo di torcia ci conferma che i resti del pallone sono arrotolati lì in alto, a metà nascosti dalle foglie. E' solo all'alba, dopo un'oretta di sonno agitato, che abbiamo potuto distinguere uno dei dispositivi sospeso sopra i resti del pallone. Una prova di sgancio, senza grande speranza, ci ha confermato che l'inviluppo è a circa 18m dal suolo. Ed è là che ci siamo dispiaciuti dell'assenza di "JC-lo scoiattolo" che, con tutti i suoi arnesi messi fuori, non avrebbe fatto che un boccone di questa difficoltà.
Questa ultima uscita era anche la prima per Claude F0EZA.

Tanti OM hanno ascoltato il trasmettitore a 144,648 o la radiosonda, tra i quali:

- F1BMN Nicolas presso Reims (51);
- F0FFQ Guy presso d'Orléans (45);
- F5JSQ Paul tra Chalons-en-Champagne e Reims (51);
- F1NCP Fabrice a Bar-le-Duc (55);
- F5RZU Gabriel presso Chalons-en-Champagne (51);
- F5JDI Martiel di Maubeuge (59);
- DK6WX Wolfgang di Simmern/Hunsrück (DL) che ha registrato il messaggio trasmesso in CW;
- DJ9VF Walter di Ulm (DL);
- F6AIU Francis presso Vesoul (70);

Il messaggio d'addio trasmesso in morse dal beacon in 2m è:
" HB9AE LAST RADIOWIND BALLOON PAYERNE SWITZERLAND INFO ON WWW.HB9AE.CH "

Troverete ulteriori dettagli sul sito di HB9AE .

 
 Sébastien F5SLR e Claude F0EZA osservano...    ...l'ultima radiovento a 18 metri di altezza