(0)

 Radiogoniometria Doppler sulle RadioSonde

Ritorno alla home page

di Jean-Paul, F1LVT
(traduzione di Aki IZ0MVN)

Vedere anche : Sistema "homing" a 2 e 4 antenne -

Il Doppler è un sistema molto efficace per praticare la radiogoniometria. Sulle radiosonde di Lyon-St. Exupéry (402 Mhz), questo sistema si è rivelato essere molto ben adattato.

Presentazione


 In agosto, avendo un po' di tempo disponibile, abbiamo installato l'antenna Doppler sul tetto del veicolo. Quest'antenna è completamente isolata dai supporti metallici e dal tettuccio. La parte centrale, di 20X20cm, contiene i circuiti d'amplificazione e di commutazione nel suo spessore di 20 mm (foto 1, a lato). I 4 dipoli verticali (i dipoli attivi) sono intestati con BNC. Il piano di massa superiore è ingrandito da 8 dipoli orizzontali. Durante la costruzione di quest'antenna, la difficoltà principale è stata quella di trovare degli induttori che effettivamente si comportassero in UHF come induttanze.
Durante le prove ha fallito una mezza dozzina di tipi diversi con un analizzatore di gamma alta, prima di trovare degli induttori che funzionassero correttamente.


Principio

L'antenna è pilotata dal dispositivo Doppler Montréal 3-V2 (foto 2 a lato). Questo Doppler è la versione più recente e più versatile della serie progettata da VE2EMM, Jacques BRODEUR. Esso commuta le antenne a 500 Hz ed indica la direzione di provenienza del segnale su una "rosa dei venti" a 36 LED. Uno degli aspetti più interessanti del Montréal 3-V2 è la sua capacità di individuare i segnali molto presto, attraverso un calcolo molto rapido, e di memorizzare automaticamente l'ultima rilevazione utile.
Sul suo indicatore a 36 LED, quando il LED centrale è verde la direzione indicata è giusta. Quando il LED centrale è rosso significa l'assenza o l'insufficienza del segnale; la direzione resta, allora, nell'ultima direzione corrretta ricevuta.
Il sistema Doppler è utilizzato con un ricevitore a larga banda multimodo, del tipo AR8000 della AOR, bloccato su 402,000 MHz (o 402,005 Mhz, ad esempio). Si stanno realizzando numerose prove finalizzate alla costruzione del Doppler Montréal 3-V2 e della sua antenna.
Bisogna assicurarsi che le antenne siano ben alimentate in modo sequenziale, e che tutto funzioni correttamente (ordine delle antenne, commutazioni ecc...). Abbiamo progettato un sistema a LED che permette di visualizzare la componente continua che scorre nelle antenne. A partire dal dispositivo Doppler e dal suo menù di test, si può così verificare singolarmente ogni antenna. Nel Doppler si può scegliere la polarità dell'uscita dei segnali a 5V, positivi o negativi rispetto alla massa. Questo permette sia di far funzionare il sistema Doppler con una antenna su 4 (funzionamento conforme alla teoria con una sola antenna rotante), sia con 3 antenne su 4 (quello che inverte il segnale Doppler a 500 Hz; ma questo funziona, osservando meglio).
Per la scelta del tipo di demodulazione del ricevitore, quello che importa non è la modulazizone della RS ma è il modo di demodulazione che permette al sistema Doppler di funzionare correttamente.
 Perché il Doppler funzioni in Doppler-Fizeau e misuri correttamente una fase, bisogna lavorare in FM e soltanto in FM, non in AM. L'antenna deve essere una frusta rotante commutata alla base, se possibile. Con un ricevitore in AM, si va a misurare una variazione di ampiezza alla frequenza di commutazione delle antenne, corrispondente alla direttività dell'antenna pilotata. Questa variazione di ampiezza è più debole della variazione di frequenza ma resta del tutto utilizzabile. Non si ha più un vero sistema Doppler. Serve un sistema di antenne direttive commutate, per analizzare la correlazione tra la forza dei segnali ricevuti e i segnali di commutazione. Come fare questo sistema di antenne direttive commutate? Questo è in corso di studio ed i primi risultati delle prove sulle RS mostrano che lavora bene. Quando si è sicuri che tutti gli elementi funzionino correttamente, bisogna assolutamente fare una verifica globale. La regolazione di zero (allineamento sull'asse della vettura) è un buon test. E' un sistema completo ad anello: il dispositivo Doppler invia i segnali di commutazione all'antenna, il segnale dell'antenna è diretto verso il ricevitore e la BF del RX viene trasmessa al dispositivo Doppler che fa la correlazione tra i segnali di comando e i segnali ricevuti. La mancanza di uno qualsiasi degli elementi paralizza il funzionamento complessivo. Lo si vede subito quando si vuole fare la regolazione di zero.


Calibrazione

Per aggiustare lo "zero" nell'asse del veicolo ci si deve portare nel menù "calibrazione" CAL AUTO TO FWRD " (foto 3 a lato). Per questo, bisogna sistemare un emettitore davanti al veicolo e calibrare l'apparecchio. All'inizio, non avendo una RS tra le mani, abbiamo modificato un Alinco DJ-S41 (10 mW) per farlo scendere fino a 402 Mhz. Un resistore inserito in un jack e non c'è più bisogno di tenere l'apparecchio perché resti in trasmissione (giusto il tempo di fare la regolazione, non un secondo di più). Lo stesso dispositivo può anche funzionare a 406 Mhz. In seguito, bisognerà verificare, facendo un giro completo con la vettura, che l'indicazione del Doppler dia sempre la direzione corretta. Se il quadrante gira in senso inverso, si deve modificare il senso di rotazione nella programmazione del Doppler.

Dopo le prime ricerche, con il recupero di RS, questa calibrazione è stata rifatta con una vera modulazione di M2K2. Il risultato è rimasto invariato. Che la calibrazione sia fatta su portante o su "impulsi", il risultato è lo stesso.
La modulazione delle RS è molto particolare, con delle trame aventi un "duty cycle" di 100 ms per secondo. Poterle localizzare correttamente con il Doppler non è evidente "a priori". In pratica, funziona molto bene grazie alla soglia ed alla memorizzazione della posizione. Si deve parametrizzare correttamente il Doppler alla partenza.
- Dapprima si deve regolare la soglia di acquisizione della misura tra 0 e 8. Una soglia troppo bassa dà una indicazione errata, mentre con una soglia alta saranno elaborati soltanto i segnali con ottimo rapporto segnale/rumore (S/N). Noi usiamo generalmente il valore di 4. Il ricevitore funziona a squelch aperto, ed il Doppler cerca da solo nei segnali la sinusoide a 500 Hz necessaria al suo funzionamento.
- Il secondo parametro da regolare è "l'integrazione". Il trattamento numerico del segnale è effettuato su svariate dozzine di rotazioni dell'antenna. Un valore basso rende l'indicazione più fluttuante ma, per poter funzionare con trame abbastanza corte, non deve essere un valore troppo elevato. Dopo qualche prova, è stato scelto il valore di 100. L'indicazione è sufficientemente stabile ed il tempo di integrazione abbastanza breve da essere compatibile con le trame delle RS. Il volume del ricevitore va regolato in modo che la barra grafica del Doppler sia quasi al massimo. Quando si perde il segnale si deve riaggiustare, di quando in quando, il livello del segnale di BF. Quando tutto è ben regolato ed eseguito si può cominciare a fare la ricerca. A fine agosto, il sistema è stato utilizzato 3 volte per cercare le RS di Lyon. Nelle tre occasioni, la RS è stata trovata unicamente con il doppler, senza alcun altro sistema di radiogoniometria. Il caso ha voluto che ogni volta la RS si posasse non troppo lontano da una strada. Per la tattica di ricerca, poiché certi palloni hanno preso la cattiva abitudine di esplodere prima di aver raggiunto la loro quota nominale, noi abbiamo avviato il monitoraggio del volo a metà percorso. Il Doppler permette allora di seguire la dislocazione del pallone in volo, con il veicolo e fino al punto di caduta. Salvo l'ultimo caso in cui il volo è stato molto breve, noi ci trovavamo a meno di 4 o 5 Km dalla RS al momento in cui ha tocccato il suolo, con una direzione abbastanza precisa. Dieci minuti dopo, la M2K2 era nella borsa! Nell'ultimo caso di un volo molto breve, è bastato risalire la traiettoria del pallone seguendo la direzione misurata su una ventina di chilometri, sempre con il Doppler.

La radiogoniometria Doppler sulle RS funziona molto bene ma richiede di gestire bene ogni volta il proprio materiale e le tecniche di ricerca. Quando si è in vista diretta della RS, l'indicazione è molto stabile. Girate la vettura di 20° e l'indicazione gira di 20° in senso inverso. Ma raramente è così semplice. Le riflessioni danno segnali con una tonalità "sibilante", ed una indicazione fluttuante nella direzione press'a poco opposta. Bisogna imparare a riconoscere le riflessioni come con gli altri sistemi di radiogoniometria.
Bisogna analizzare, allo stesso tempo, la qualità del suono, la forza del segnale del ricevitore e l'indicazione del Doppler. Questo rende l'uso del Doppler assai complesso, ed un minimo di addestramento è necessario. Quando la RS è al suo apogeo, si vede di colpo l'indicazione che fluttua molto rapidamente su 50 o 60° per qualche istante. Si tratta probabilmente dello scoppio del pallone e del movimento della RS prima di stabilizzarsi sotto il paracadute. Ancora; durante il monitoraggio del pallone, è meglio posizionarsi con la RS davanti al veicolo. Si passa in una cunetta e il segnale sparisce, si passa sopra un dosso e il segnale riappare, il ché assicura che i segnali e le indicazioni sono coerenti con la presunta posizione del pallone rispetto al veicolo.

Serve anche una bussola nel veicolo e una mappa per vedere dove siamo. Come bussola va bene non una piccola bussola classica, troppo sensibile alle masse metalliche del veicolo, ma un vero sistema a sonda Fluxgate che compensi i campi magnetici interni (foto 4 a lato).
 Non dimenticate di fare la calibrazione prima della partenza. Questo tipo di bussola vi indica l'angolo nella forma "W 260" quando voi siete a 260° Ovest. Altra soluzione, un GPS utilizzato come bussola vi mostra risultati comparabili. Se il Doppler vi dà "+30° " rispetto all'asse del veicolo, ne dedurrete che il pallone si trova in direzione 290°. Se il Doppler indica 270°, è meglio interpretare -90 °, che corrisponde al punto 190.
Senza tracciare, bisogna ancora prendere nota dei rilevamenti sulla mappa per rendersi conto della posizione del pallone rispetto al punto in cui ci si trova.
Bisogna anche seguire la propria rotta simultaneamente sulla carta, altrimenti le indicazioni del Doppler vi porteranno rapidamente da una grande strada ad una piccola strada, poi ad un sentiero, poi ad una entrata di campo o ad una strada senza uscita, quando il pallone è sempre a molti chilometri. E' un semicerchio obbligatorio con una manifesta perdita di tempo. Bisogna rimanere sulle strade principali il più a lungo possibile.
Globalmente il Doppler è uno strumento molto potente che funziona molto bene sulle RS ma il lavoro nel veicolo è molto intenso poiché bisogna sapere in ogni momento dove ci si porta, analizzare le misure e determinare la direzione del pallone... e tutto questo oltre la guida! Questo richiede molta attenzione ma va molto bene.

E in 406 MHz?

Queste prove di radiogoniometria Doppler hanno mostrato che il Montréal 3V2 è abbastanza adatto alla localizzazione di trame brevi di segnali numerici.Per i segnali in 406 MHz dovrebbe essere lo stesso ma bisogna verificarlo. In linea di principio le trame di 500 ms delle segnalazioni a 406 Mhz devono essere più facili da localizzare rispetto alle trame da 100 ms delle M2K2. Ma l'invio delle trame ad ogni secondo in 402 MHz è più facile da seguire rispettto ad una trama ogni 50 sec per le segnalazioni a 406 MHz. Attenzione, comunque, alle riflessioni che non sono soppresse dal Doppler e che bisogna saper identificare; ma non è facile con una trama ogni 50 secondi.
Sul piano tecnico, il trattamento numerico del Montréal 3-V2 è effettuato a partire da un'acquisizione delle misure su 48 ms (al minimo). Le trame di 100ms e più possono essere quindi localizzate senza problemi.

Appendice

Per la descrizione del Montréal 3-V2, fare riferimento al sito: http://www.qsl.net/ve2emm/pic-projects/doppler3/doppler3-f.html

Principali caratteristiche:
- Indicazione su 36 LED: LED centrale verde: direzione corretta; rosso: assenza di segnale. Viene mantenuta l'ultima direzione corretta.
- Utilizzazione de 3 PIC, un 16F628A per il quadrante, un 18F4520 per il circuito principale (processore molto veloce) et un 12F675 come divisore di frequenza.
- Doppio filtro audio con un Max 267 come passa-banda, seguito dal filto a "coltello" molto stretto (+/- 0.5Hz).
- Programma d'integrazione e di rivelazione di fase molto efficiente.
- LM386 come amplificatore audio indipendente dalla goniometria.
- Selezione semplice dei 15 menù, premendo un bottone per farli scorrere e poggianddo su un BP per attivare il menù scelto.
- Uso possibile con 4 antenne commutate con +V o -V o in differenziale anche 8 antenne + / -.
- Accoppiamento con l'APRS, che ne invia la direzione. L'informazione GPS passa attraverso il Doppler ed è interrotta quando la direzione viene inviata ad un PC.
In rapporto alle versioni precedenti di VE2EMM, le Montréal 3 -V2 è più evoluto, in particolare presenta:
- indicatore di direzione a "Rosa dei venti" a 36 LED,
- filtro a capacità commutata a larghezza di banda molto stretta (0,5 Hz),
- amplificatore BF integrato con regolazione di volume,
- navigazione molto più facile nei menù,
- elaborazione del segnale più rapida attraverso il PIC 18F4520.